mercoledì 4 maggio 2016

LO ZUCCHERO E' DAVVERO PERICOLOSO?

Il GLUCOSIO è un tipo di zucchero da cui il cervello dipende per funzionare. Gli studi dimostrano che cali nella disponibilità di glucosio possono avere un impatto negativo sull’attenzione, sulla memoria e sull’apprendimento e che la somministrazione di glucosio può aumentare questi aspetti della funzione cognitive. Il cervello utilizza molto più glucosio durante prove mentali impegnative. Pertanto potrebbe essere particolarmente importante mantenere i valori di glucosio nel sangue ad un livello ottimale per una buona funzionalità cognitiva. Consumare pasti regolari può aiutare ad effettuare ciò.

Il cervello umano è costituito da una fitta rete di neuroni, o cellule nervose, che sono attive costantemente persino durante il sonno. Per ottenere l’energia necessaria per sostenere questa attività il cervello dipende da una fornitura continua di glucosio da parte del sangue. Una DIETA SANA dovrebbe fornire il 50-60% dell’energia totale tramite i carboidrati. Un adulto normopeso richiede circa 200 grammi di glucosio al giorno, due terzi del quale (circa 130 grammi) è specificatamente richiesto dal cervello per coprire il suo fabbisogno di glucosio.

In base alle nuove raccomandazioni Oms, riportate nel Documento del Crédit Swisse Research Institute, in media il fabbisogno energetico giornaliero è pari a 2900 kcalorie per un uomo adulto e 2200 kcalorie per una donna: in base alle linee guida odierne, dunque, l'uomo dovrebbe assumere una quantità di zucchero che non superi le 290 kcalorie/giorno e la donna le 220 kcal/giorno. Ogni grammo di zucchero apporta circa 4 kcal: ciò si tradurrebbe, in pratica, nel consumare al giorno al massimo circa 72,5 grammi di zucchero per l’uomo e 55 grammi per la donna, salvo diverse indicazioni dietetiche. Si deve notare che questa quantità comprende tutti i seguenti zuccheri: glucosio, fruttosio, saccarosio e zucchero da tavola contenuto in bevande ed alimenti.
Purtroppo, specialmente in rete, la DEMONIZZAZIONE dello ZUCCHERO BIANCO è molto diffusa ma si basa su argomentazioni prive di ogni fondamento razionale come ad esempio:

1) Troppo zucchero fa male

E che c’entra? La sonnolenza che ci deriva da un’abbondante assunzione di zucchero è la stessa che si avrebbe per un’abbondante assunzione di miele o di zucchero di canna. Ragionando in senso inverso, poiché un grave stato di ipoglicemia (che può portare anche alla morte) viene risolto (cioè il paziente è salvato) somministrando zucchero, si dovrebbe concludere che lo zucchero fa benissimo. Il grave errore logico è che si scambia “il troppo” con la normalità. Anche troppo cibo fa male e allora aboliamo il cibo e moriamo di fame! Passiamo a una critica più intelligente.

2) Lo zucchero produce acidi grassi

E allora? Gli acidi grassi ci sono in tutti i cibi grassi. Se facessero male, ancora una volta dovremmo morire di fame.

3) Lo zucchero impoverisce il corpo di minerali e di vitamine

Per essere gestita dal nostro corpo ogni sostanza assimilata ha bisogno di altre sostanze. Sarebbe come dire: non usiamo la macchina perché consuma benzina. Per esempio, per produrre energia servono carboidrati, vitamine del gruppo B ecc. Che si usi zucchero raffinato o no, non conta: i carboidrati vengono bruciati per avere energia. E vengono impiegate altre sostanze. Quindi che si fa? Per non consumarli non ci muoviamo più? La cosa buffa è che le persone completamente ignoranti in materia di alimentazione (ma che vogliono comunque dire la loro) sentono la parola “usano” e credono che le vitamine vadano perse. Le vitamine funzionano da catalizzatori, sono cioè sostanze che sono necessarie al processo, ma solo con la loro presenza: alla fine del processo si ritrovano tali e quali.

4) Lo zucchero è un prodotto povero

E allora? Premesso che lo zucchero di canna e il miele non brillano certo per essere alimenti particolarmente nutraceutici, un alimento deve assolvere alcune funzioni, non si può demonizzarlo se non le assolve tutte. Dallo zucchero noi ricaviamo energia, le vitamine vengono per esempio assunte dalla frutta. Quindi, demonizzare lo zucchero perché è un prodotto povero significa demonizzare tutti i cibi monofunzionali.

5) Lo zucchero ha un alto indice glicemico

Lo zucchero ha praticamente lo stesso indice glicemico che sia raffinato o no e il miele ha un indice glicemico addirittura superiore. Al più si dovrebbe confrontare con il fruttosio. In ogni caso si deve valutare il carico glicemico, dipendente dalla quantità di zucchero assunto: meglio 10 g di zucchero che 40 g di fruttosio.
L’invito ad assumere frutta per i carboidrati, apparentemente evocante l’immagine salutare e salubre della frutta di stagione, si scontra con l’indice glicemico del fruttosio, il cui eccesso non è certo meno nocivo di altri eccessi alimentari. Mangiare frutta e verdura, senza indicazioni sulla quantità di consumo e qualità, aiuta soltanto a incrementare l’obesità.
 
Che l'eccesso di consumo di zucchero possa dare problemi è noto, ma c'è chi considera lo zucchero raffinato un vero e proprio "veleno". Non è difficile trovare sul web documenti a riguardo: basta googlare "zucchero veleno bianco" ed escono più di 19.000 pagine.

Chi non ha argomenti oggettivi solitamente fa ricorso al linguaggio: "perdita e distruzione", "velenosissimo acido", "complesse trasformazioni industriali". Si dicono cose vere, ad esempio che viene trattato con il latte di calce, mescolate a quelle false, ad esempio che lo zucchero viene "colorato" con il blu oltremare. Ma quando mai? Questa è una bufala vera e propria. Se rimangono dei riflessi giallognoli dovuti alla presenza di melassa si eliminano utilizzando dell'innocuo carbone attivo, che viene utilizzato anche negli acquedotti per rendere potabile l'acqua dei vostri rubinetti. Notate anche l'inserimento dell'aggettivo "cancerogeno" per scatenare la paura e la risposta emotiva o il termine "industriale" accanto a "trasformazioni". Racconta poi cose vere ma dipingendole a tinte fosche, sempre per spaventare. Si vuole suggerire che poiché vengono utilizzate delle "sostanze chimiche", allora il prodotto finale è "velenoso". Niente di più falso. Spesso delle materie prime alimentari vengono trattate con acidi o basi, dalla trippa alla gelatina, e questi vengono successivamente eliminati.
 
Il "velenosissimo acido solforoso" (in realtà anidride solforosa) può rimanere solo in tracce (inferiori a 15 mg/kg), mentre in moltissime preparazioni alimentari l'anidride solforosa viene comunemente utilizzata come conservante. E che dire del vino che la contiene anche naturalmente? Le soglie massime fissate dall'UE sono di 160 mg/litro per i vini rossi, 210 mg/litro per i vini bianchi, con limiti superiori ancora più alti per vini dolci e spumanti. Almeno dieci volte superiori a quelli dello zucchero. La calce poi si usa, tradizionalmente, per trattare le olive e vari altri alimenti. Vedete come si riesce, estrapolando delle affermazioni dal giusto contesto, a far sembrare pericoloso qualsiasi cosa? 

Se volessi spaventare qualcuno potrei invertire il gioco, e dire che è lo zucchero integrale ad essere pieno di sostanze tossiche e velenose, che fortunatamente vengono eliminate nella raffinazione. Potrei portare ad esempio le api, che muoiono quando ingeriscono dello zucchero che contiene ancora della melassa, con tutte le sue impurezze o dire, ad esempio, che la melassa contiene cromo, e tutti voi sapete come il cromo sia un metallo molto velenoso, che ha causato più di una contaminazione di terreni. Insomma, spaventare e appigliarsi al lato emotivo delle persone è molto facile (e potete continuare tranquillamente a consumare zucchero integrale se si piace).

Per concludere, mi piacerebbe sapere se stati fatti studi sulla psicologia di casi come questi: perché certe affermazioni vengono credute sulla parola, senza prove di nessun tipo, basta che nella storia ci sia un cattivo?  E più le affermazioni sono gravi" (causa il tumore...) meno si mettono in discussione. Si accettano come verità rivelate, si innescano catene di Sant'Antonio, si spediscono Email ad amici e conoscenti. Migliaia di siti web abbiano replicato queste assurdità. Basta davvero un po' di complottismo per riuscire a far credere qualsiasi cosa?

Bibliografia: