lunedì 25 gennaio 2016

NON SAREBBE IL CASO DI RINOMINARE TUTTE LE FORME DI DIABETE?

In una recente pubblicazione sulla rivista scientifica "DIABETES CARE", il Dottor Stanley Schwartz e il suo team hanno avanzato una proposta che consiste nel rinominare definitivamente tutte le forme di Diabete.


Secondo l'autore le varie tipologie di diabete non possono essere definite esclusivamente attraverso un numero, ma dovrebbero essere rinominate in base alla locuzione CELLULE BETA.

Questa idea viene supportata dalla teoria che tutti i tipi di diabete hanno origine da una produzione insulinica anormale che riguarda appunto le cellule beta delle Isole di Langerhans.


Secondo Schwarz le ragioni principali di questa proposta sono quattro:

1) Rimuovere le barriere e i limiti creati dalla classificazione tramite numeri per quanto riguarda il trattamento delle varie forme di diabete.
 

2) Il non/malfunzionamento delle beta cellule, responsabili della produzione insulinica, è il denominatore comune a tutti i tipi di diabete mellito.
 

3) Aiutare la Ricerca e facilitare le attività di Awareness e raccolta fondi mirate a soddisfare le diverse esigenze specifiche di ogni tipologia di diabete
 

4) Evitare la confusione tra le varie forme di diabete (completamente diverse dall'eziologia al trattamento) all'interno della società in modo che il paziente sia più tutelato, meno discriminato e non costretto ad essere etichettato attraverso luoghi comuni in ogni ambito.

Traduzione e adattamento di Alessandro Cecconi.

Fonte: http://www.diabetesincontrol.com/b-cell-centric-classification-of-diabetes/

mercoledì 20 gennaio 2016

FARMACO IN SPERIMENTAZIONE PER PREVENIRE E RIDURRE LE IPOGLICEMIE NEI PAZIENTI DIABETICI INSULINO DIPENDENTI

Il Dottor Mladen Vranic (Professore emerito nella Facoltà di Medicina all'Università di Toronto) e il suo team di ricerca hanno dimostrato che nei pazienti diabetici insulino dipendenti le cellule alpha presenti nelle isole pancreatiche, il cui compito in un corpo sano è quello di correggere l'ipoglicemia rilasciando automaticamente glucagone, risultano difettose e a volte completamente disattivate a causa degli alti livelli di somatostatina. Così, grazie alla sua recente scoperta, ora è possibile utilizzare nuovi farmaci in grado di bloccare i recettori della somatostatina con lo scopo di ripristinare la normale risposta glucagonica da parte delle cellule alpha di fronte agli eventi ipoglicemici ancora troppo frequenti e pericolosi nei pazienti diabetici insulino dipendenti. Dato che i trials preclinici (sperimentazione animale sui topi) hanno avuto successo mostrando di fatto risultati molto promettenti, a breve inizieranno anche i trials clinici sull'uomo.

Traduzione e adattamento di Alessandro Cecconi.

Fonte: http://linkis.com/www.zucara.ca/news/ffYCr








lunedì 18 gennaio 2016

Ruolo della Proteina ATT nel Diabete di Tipo 1

Le ricerche del Dr. Eli Lewis, ricercatore israeliano, si concentrano sui danni tissutali (un campo secondo lui spesso dimenticato non studiato a sufficienza) che giocano un ruolo decisivo nell'insorgenza del Diabete di Tipo 1.
 
Nel dettaglio, l'Alfa-1 Antitripsina (ATT) è una proteina che ha un ruolo decisivo proprio nel proteggere i tessuti e combattere le infiammazioni: di norma in presenza di malanni la sua concentrazione nel sangue aumenta, diabete escluso! Da oltre 20 anni è stato dimostrato che lo zucchero nel sangue in eccesso si attacchi alle proteine limitandone o addirittura impedendone il funzionamento.

Questo succede anche per l'AAT ovviamente che viene completamente disattivata per colpa degli alti livelli di glucosio presenti nel sangue.

Nei trials di fase preclinica (sperimentazione animale condotta sui topi) questa proteina, introdotta esogenamente (cioè dall'esterno come "farmaco") si è dimostrata efficace nel preservare le beta cellule e allo stesso tempo limitare l'attacco autoimmune.

Sono già in corso anche i primi trials clinici. Finora questa tecnica sta avendo successo solo nei pazienti con Diabete di Tipo 1 appena diagnosticati che prima della sperimentazione avevano la proteina AAT completamente disattivata. 


Traduzione e adattamento di Alessandro Cecconi

Fonte: https://www.biznews.com/health/2016/01/11/a-cure-for-type-1-diabetes-prof-eli-lewis-on-a-medical-holy-grail/