Caro Babbo Natale,
dopo circa 80.000 buchi tra iniezioni e stick ho
deciso di scriverti di nuovo una lettera. La tematica che sto per
affrontare dovresti conoscerla molto bene visto che dalle tue parti il
DIABETE di Tipo 1 è considerato come una vera e propria specialità della
casa. Quello che desiderei per il 2014 è un bene immateriale che non
posso né voglio nominare per scaramanzia, in compenso ti darò una serie
di indizi:
1) la prima delle due parole termina con "ura";
2)
ora escluderò altri 4 termini legati al diabete che sono già anche
troppo presenti nella mia vita quindi per favore non regalarmeli di
nuovo: paURA, tortURA, rottURA e puntURA;
3) un'armatURA magari mi
farebbe comodo in modo da evitare altri attacchi (stavolta non
autoimmuni) dall'esterno, una cintURA forse sarebbe l'ideale per legare,
strangolare e abbandonare il diabete in un SITO isolato, una vettURA
utile per investirlo in dirittURA d'arrivo in modo che ci lasci
addirittURA le PENNE! Purtroppo però nessuna delle parole di questa
sequenza di rime può soddisfare il mio desiderio più grande perché
questa malattia ad oggi è sia invisibile che invincibile.
4) Così voglio
lasciarti un ultimo indizio per guidarti verso la soluzione in modo che
tu possa una volta per tutte decifrare la mia richiesta: dato che amo
la neve e le montagne (tranne quelle "russe") il mio desiderio lo trovi
espresso in due parole anagrammate dentro le "FUNIVIE DI CARTA"!
Mi raccomando, cerca di fare il possibile per farmi trovare CHO la notte di Natale sopra il mio tavolo in legno DI ABETE!
Pubblicato su Portale Diabete il 24 Dicembre 2013:
http://www.portalediabete.org/esperienze/il-diabete-da-unaltra-prospettiva/3000-funivie-di-carta
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